Nell’ambito delle iniziative previste dal PNRR, il 7 dicembre 2022 è stato pubblicato l’avviso di finanziamento per consentire alle Scuole la migrazione di tutte le basi dati/servizi in ambiente cloud (Avviso 1.2), con scadenza 10 febbraio 2023. È importante, vista l’imminente scadenza, avere un quadro delle disponibilità e delle opportunità ancora aperte allo stato attuale.

A poco più di un mese, il 16 gennaio 2023, su un totale di 8.343 scuole, ne sono risultate 4.539 (54,4%) con adesione finalizzata e 3.804 (45,6%) scuole non aderenti.

 

Perché il cloud?

Le infrastrutture digitali della PA sono l’ossatura dei servizi forniti ai cittadini, devono quindi essere affidabili, sicure ed economicamente sostenibili.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), attraverso il Censimento del Patrimonio ICT della PA 2018-2019, ha rilevato che il 95% dei data center analizzati (1.252) erano carenti dei requisiti minimi di sicurezza, affidabilità, capacità elaborativa ed efficienza. Se ne deduce che buona parte dei servizi digitali offerti dalla PA ai cittadini può essere vulnerabile agli attacchi informatici oppure incapace di gestire i picchi di traffico dei propri utenti. Per questo motivo è stata definita la strategia per la migrazione verso il cloud delle amministrazioni. In particolare, è stata elaborata la strategia cloud Italia che applica il principio del “cloud first”, ossia l’utilizzo prioritario del cloud nello sviluppo di nuovi applicativi e nuovi servizi.

 

Perché il cloud per le scuole?

La migrazione per le scuole consiste nel passare da un modello in cui dati e gli applicativi sono in locale, cioè fisicamente all’interno dell’istituto scolastico con accessibilità dalla sola postazione della Scuola, a un modello cloud, appunto, con un notevole risparmio economico e di spazio, documenti accessibili da qualsiasi luogo e maggiore sicurezza nella gestione di tutte le informazioni e degli applicativi scolastici.
L’Avviso 1.2 Migrazione al cloud delle Scuole prevede la migrazione di un numero minimo di servizi scolastici verso infrastrutture e servizi cloud con l’obiettivo della “FULL MIGRATION”.

  • La scuola può scegliere da minimo 1 a massimo 23 servizi da migrare da una lista di 32, che precedentemente dovranno essere stati classificati.
  • È necessario definire il piano di migrazione.
  • L’importo unitario del servizio migrato è di 553€, fino a un massimo di 12.719€.

 

SPESE AMMISSIBILI: attività da avviare o avviate a decorrere dal 1° febbraio 2020.
Una volta scaduto l’avviso – 10 febbraio 2023 – la scuola avrà 9 mesi di tempo dal Decreto di finanziamento per scegliere la modalità di fornitura e 18 mesi per concludere tutte le attività (in totale 27 mesi dalla pubblicazione del Decreto di finanziamento).

 

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