I fondi messi a disposizione attraverso il PNRR e, in particolare, quelli destinati alla digitalizzazione delle PA, sono senza ombra di dubbio un’occasione importantissima soprattutto per quegli enti medio-piccoli che sono rimasti legati a modelli organizzativi oramai obsoleti. Capire da dove e come partire permette agli amministratori di acquisire consapevolezza circa l’importanza e la necessità di affrontare un passaggio come quello della migrazione al cloud. Di seguito facciamo un po’ di chiarezza in merito.
Prerequisiti
Lo scorso luglio i termini per accedere ai finanziamenti previsti nell’ambito della transizione al digitale delle PA sono stati prorogati: la nuova scadenza per la presentazione delle domande è il 10 febbraio 2023. Ciò è andato di pari passo con un’integrazione dei fondi disponibili al fine di consentire la più ampia partecipazione da parte dei Comuni. Attualmente (12 gennaio 2022) risultano ancora disponibili 98,3 milioni di euro all’interno della misura 1.2 denominata “Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud”.
E il tuo ente ha già avviato questo processo? È ora di sgomberare il sottoscala 😉
Ci rivolgiamo in particolare ai comuni medio piccoli che rappresentano la maggior parte degli enti locali del territorio polesano.
Innanzitutto, va considerato che non si può parlare di cloud senza una connettività adeguata. Dotarsi di una banda minima garantita di 2 megabit simmetrici per utente è sicuramente un buon punto di partenza sia che vengano portati solo i dati più importanti in cloud (light cloud), sia quando si effettua una migrazione completa (full cloud) con eliminazione effettiva del server/data center fisico. È, inoltre, consigliato avere una linea ridondata o una linea di backup adeguata. Apparati periferici quali i firewall devono poi permettere di limitare la banda alla pura navigazione, lasciando banda dedicata ai servizi cloud.
Un’altra premessa è d’obbligo (leggila attentamente così non sarai scoraggiato e non abbandonerai il progetto alle prime battute!): un ente locale come un comune medio piccolo non è in grado di fare una migrazione al cloud da solo. Serve un esperto/fornitore/team di supporto che lo aiuti in questo percorso. La migrazione al cloud richiede una progettazione e va sviluppata secondo un percorso progressivo che presti attenzione alla sicurezza, alla privacy, all’accessibilità, alla fruibilità del dato e alla funzionalità dei servizi dell’ente e all’operatività dei dipendenti. Con la migrazione al cloud non si fa un semplice upgrade sul fronte tecnologico, ma si affronta un vero e proprio passaggio organizzativo che richiede un cambiamento nelle logiche di lavoro.
Niente panico! In IT solution trovi il team di supporto che fa al caso tuo.
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