In seguito allo scandalo Cambridge Analytica, Facebook non poteva fare ulteriormente spallucce, o orecchie da mercante che dir si voglia, e ha deciso di correre ai ripari dimostrandosi attivo nella ricerca di un miglioramento circa le impostazioni sulla privacy. Dopo le scuse pubbliche per voce del CEO Mark Zuckerberg, Facebook ha annunciato nuovi strumenti per la privacy, i quali se da un lato devono risultare facili da comprendere, trovare e utilizzare, dall’altro lato devono comunque dimostrarsi efficienti nella protezione delle informazioni delle persone e nel limitare gli usi impropri della piattaforma.

Buona parte degli aggiornamenti che interesseranno la sicurezza dei dati delle persone su Facebook erano in realtà già previsti da tempo; logico che gli eventi delle ultime settimane ne hanno sottolineato l’importanza. A scanso di equivoci, Facebook ha ritenuto importante in primis rendere più accessibile l’intero menù delle impostazioni, soprattutto per i dispositivi mobile: fino ad ora le impostazioni sono state distribuite su quasi 20 schermate diverse, uno schema sicuramente non agevole che è stato soppiantato dalla possibilità di accedere alle impostazioni stesse da un unico luogo. Le migliorie apportate prevedono inoltre l’eliminazione delle impostazioni obsolete, in modo da rendere chiaro quali siano le informazioni che possono o non possono essere condivise con le app.

Quanto alla privacy e sicurezza dei dati vera e propria, saranno introdotte delle importanti novità nel menù privacy di Facebook:

  • Rendere più sicuro il proprio account Facebook, aggiungendo altri livelli di protezione come l’autenticazione e due fattori. Se si attiva questa opzione e qualcuno tenta di accedere all’account da un dispositivo non conosciuto, verrà richiesto all’utente di confermare se si tratta di lui (per capirci, la stessa procedura prevista dagli account Google quando si accede per esempio a Gmail da un dispositivo mai utilizzato prima).
  • Controllare gli annunci pubblicitari che ognuno vede.
  • Gestire coloro che vedono i post e le informazioni del proprio profilo, rafforzando il concetto che “ognuno è proprietario di ciò che condivide su Facebook” e può gestire, per esempio, chi vede i post e le informazioni incluse nel proprio profilo.

A seguito del malumore scaturito dallo scandalo Cambridge Analytica, non potevano poi mancare le misure riguardanti la possibilità di eliminare i propri dati: per questo motivo Facebook ha annunciato il lancio dello strumento Accedi alle tue informazioni, un modo per le persone di accedere e gestire le proprie informazioni, come post, reazioni e commenti, e le cose che hanno cercato; uno strumento che consente di eliminare qualunque cosa non si vuole più nel proprio diario o profilo su Facebook. Inoltre, la piattaforma dà la possibilità di scaricare un report dettagliato di tutte le informazioni in suo possesso, comprese foto caricate, contatti aggiunti all’account, post sul diario e altro ancora: questa funzione è già attiva attraverso le impostazioni generali dell’account…pronti a fare un salto indietro di dieci anni o più!?!