Ultimamente abbiamo posto particolare attenzione all’argomento privacy, con il caso Facebook e con il GDPR che dal 25 maggio sostituirà la vecchia normativa. Tutti sanno quanto la sicurezza dei dati personali sia importante; a questo proposito l’Unione Europea è attiva direttamente già dal 2012 con il Cert-Eu, acronimo di Computer Emergency Response Team, un gruppo di esperti specializzati in cyber-security provenienti dalle principali istituzioni europee (commissione europea, consiglio dell’unione europea, comitato europeo delle regioni e comitato economico e sociale europeo). Il Cert-Eu è nato proprio a causa dei recenti attacchi informatici, sempre più pesanti e sempre più frequenti, che hanno causato diversi problemi all’Unione Europea; un noto esempio è il ransomware Wannacry che nel 2017 ha colpito oltre duecentomila computer in più di centocinquanta stati. Già nel 2010 nell’agenda digitale europea, l’unione europea dichiarò di necessitare di un sistema di difesa informatica rinforzato ed efficiente, così venne richiesto l’aiuto di quattro esperti di cyber-security conosciuti come “Rat der IT Weisen” -comitato di saggi dell’informatica- stilando un rapporto di come istituire un team d’emergenza per contrastare le minacce informatiche, terminato nel novembre 2010. L’agenda digitale europea suggeriva inoltre a ogni stato membro dell’Unione, la costituzione del proprio team di difesa. Il Cert-Eu nasce così l’11 settembre 2012.

Qualche giorno fa, il direttore generale della DG Innovazione e supporto tecnologico dell’Eurocamera, nonché membro del comitato di direzione del Cert-Eu, durante un’intervista ha dichiarato l’ufficializzazione dello stesso: “Il Parlamento europeo ha creato la figura del Cyber-security officer e recentemente è stata ufficializzata la nascita del Cert-Eu, il comitato interistituzionale di risposta rapida alle minacce informatiche”. Viella conclude dicendo: “un cambio di passo importante che ci rafforza molto nella lotta contro il cyber-crimine e la criminalità politica nel settore delle tecnologie informatiche”.

Certo è che, nonostante la sicurezza aggiuntiva che ci fornisce questo organo operativo, il rischio che un virus o malware attacchi il nostro computer resta ovviamente molto elevato e per quanti programmi antivirus possiamo dotare i nostri dispositivi, non ne saremo mai immuni. Il primo e più efficace baluardo di difesa, come anche la più grande falla di sicurezza, siamo infatti proprio noi.

 

Marco Serico