Film, serie tv, dirette sportive… su streaming si trova praticamente di tutto, e si trova “gratis”! Ma esiste il rovescio della medaglia, perché in realtà ogni cosa ha il suo prezzo e quello di un video su guardato streaming potrebbe essere molto salato. Si segnala infatti che l’accesso agli innumerevoli siti “pirata” in questione è la prima causa di contagio con virus e malware in Italia. Nel più clemente dei casi, questi sono programmati per infastidire la vittima e rallentarne il computer bombardandolo con finestre e popup indesiderati; nel peggiore (forse) per ricattarla spillandole centinaia di euro. Ma veniamo alla classifica dei virus e malware maggiormente attivi negli ultimi tempi secondo ESET, società di sicurezza che rileva mensilmente le minacce informatiche più tenaci nel mondo.
- Al primo posto, aggiudicandosi il 31,97% degli attacchi totali nel mese di luglio, si piazza JS/Chromex.Submelius., che colpisce utilizzando come vettore proprio i siti streaming. Finestre che si aprono improvvisamente, segnalando la presenza di terribili virus nel computer o l’esistenza di semplici metodi per ottenere “incredibili guadagni lavorando da casa”. Beh, se qualcuno di voi ci ha cliccato sopra, ora potrebbe trovarsi nei guai! Perché aprendo tali falsi annunci e avvisi il malware indirizza l’utente su pagine dannose per il sistema. Gli utenti più vulnerabili, in questo particolare caso, sono quelli di Google Chrome. JS/Chromex.Submelius, infatti, confeziona un’apposita estensione del famosissimo browser, che se ingenuamente installata reindirizza sistematicamente la vittima verso siti web strapieni di pubblicità e contenuti malevoli.
- Secondo in classifica, ma con largo distacco (6,01%), JS/Danger.ScriptAttachment. Un JavaScript davvero spietato! Si insinua nel computer tramite e-mail sotto forma di allegato, scaricando e installando nella macchina dello sprovveduto che si azzardi ad installarlo tutta una serie di Malware, per la maggior parte composti da cripto-ransomware. Tra questi vi è Locky, famigerato cyber-rapitore in grado di crittografare i dati presenti all’interno dell’hard disk e chiedere, in cambio della decrittazione, riscatti in denaro!
- Ex star di dicembre 2015 -dove era arrivato a mietere il 50% delle vittime in Italia- oggi con “appena” il 4,11% dei contagi in attivo troviamo il trojan Win32/TrojanDownloader.Nemucod. La sua tecnica è quella di reindirizzare il browser della “preda” a una specifico url contenente un ransomware. Il codice malware si annida solitamente in pagine HTML.
- Quarta posizione per HTML/FakeAlert (2,94%), trojan che tempesta il browser colpito con falsi avvertimenti circa virus da rimuovere urgentemente.
- All’ultimo posto ecco JS/Adware.AztecMedia (1,89%), adware il cui habitat di caccia sono le pagine HTML. La sua specialità, anche in questo caso, è di bersagliare chi ne è affetto con centinaia di pubblicità indesiderate.
Stilata la mesta classifica, ecco un paio di consigli validi in particolar modo per i meno “navigati”. Fate estrema attenzione nel cliccare i contenuti presenti su qualsiasi tipo di pagina Internet. Non effettuate mai download da siti sconosciuti, non aprite allegati sospetti e, soprattutto, non installate programmi di cui non siate certi al 100% dell’affidabilità della fonte. Mantenete sempre aggiornato il vostro antivirus e fidatevi solamente di questo, evitando assolutamente di cliccare sugli annunci di “computer infetto” che appaiono in rete al solo scopo d’allarmarvi e farvi cadere in trappola…
… e tenete nonni, bambini e ubriachi (non accompagnati) lontani dal web!
Marcello Argenti