Abbiamo parlato in altre occasioni di quanto sia spiacevole dover fare i conti con la perdita dei dati derivante da un attacco hacker e come alcune tipologie di questi virus richiedano addirittura un riscatto in denaro (più che note sono oramai diventate le infezioni da cryptolocker). Per non parlare dei crimini finanziari online -frodi, furti d’identità e hacking- che interessano ogni anno migliaia di utenti Internet e che comportano delle dirette perdite di denaro.
L’azienda di sicurezza informatica Karspersky Lab ci aiuta a comprendere meglio questo fenomeno analizzando i trend dell’ultimo anno. Un primo dato preoccupante è rappresentato dall’aumento nell’ultimo trimestre dell’anno dei crimini finanziari online rispetto al corrispondente periodo del 2015: le festività sono risultate particolarmente attraenti per i cyber criminali dato che in questo periodo dell’anno aumentano gli utenti che effettuano acquisti online. L’indagine di Karspersky Lab ha rilevato un aumento del 22,49% degli utenti attaccati rispetto al 2015 con un picco registrato in corrispondenza del Cyber Monday (28 novembre). Al riguardo gli stessi esperti di Karspersky Lab consigliano di tenere sotto controllo i propri conti se sono state utilizzate carte di credito per effettuare acquisti on line nel periodo citato: di solito i cyber criminali non iniziano a ritirare denaro dalle carte rubate subito dopo il furto ma aspettano per diverse settimane o persino mesi prima di riscuotere.
Un altro aspetto piuttosto allarmante dell’indagine condotta è che oltre la metà (52%) degli utenti colpiti non è riuscita a riottenere il denaro rubato o, nell’ipotesi migliore, ne ha recuperato solo una parte. Il dato in questione è tuttavia suscettibile di oscillazioni in quanto buona parte delle vittime non denunciano queste truffe. Il valore medio di questi attacchi è di 476 dollari, ma con picchi sul campione considerato piuttosto elevati, addirittura oltre i 5000 dollari (un intervistato su 10). Tra le vittime dei crimini finanziari online, l’81% ha dichiarato di effettuare operazioni finanziarie online e il 44% archivia operazioni inerenti le proprie finanze sui propri dispositivi.
I cyber criminali hanno di che sfregarsi le mani: il terreno sul quale lanciare i propri attacchi è molto fertile tenendo conto che di tutte le persone intervistate solo il 60% protegge i propri dispositivi con soluzioni di sicurezza. Viene allora spontaneo chiedersi come mai per operazioni delicate come le transazioni di denaro non vengono prese delle opportune accortezze? Molti utenti hanno giustificato questo loro atteggiamento con la convinzione che il denaro perso venga successivamente rimborsato…da chi? Quasi metà degli intervistati crede infatti di poter ottenere un rimborso da parte della banca. La realtà è ben diversa e ci riporta al dato allarmante del 52% di utenti vittime di crimini finanziari online che non si sono visti restituire/rimborsare il becco di un quattrino.
Ok non prendere sottogamba la questione rimborso, ma come è possibile risolvere il problema a monte? I cyber criminali sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per truffare gli utenti Internet e lo fanno tramite malware, phishing o altro ancora: contrastarli si può tramite dei software ad-hoc dedicati alla protezione dell’identità dell’utente e dei dati sensibili dalle mani dei cyber criminali. La stessa Karspersky Lab ricorda a tal proposito che tra le funzionalità dei suoi prodotti è possibile trovare la “Safe Money” ossia una suite tecnologica per la sicurezza finanziaria che ha lo scopo di proteggere le operazioni finanziarie condotte online dagli utenti. Un valore aggiunto nonché una conferma per l’azienda russa che rafforza la propria posizione di leader nel campo della sicurezza informatica (risultati certificati da numerosi test indipendenti).