Un amore digitale non corrisposto
Terenzio Cavalletta, 23 anni, studente di informatica, era un ragazzo tanto sveglio quanto brutto. Portava l’apparecchio, soffriva di acne, di alitosi, di seborrea e che pallore!
Indossava sempre un cappello da baseball calcato sulla fronte, quasi volesse sparire dietro la visiera. In paese, per tutti, era semplicemente Cappellino. Un soprannome che gli costò anni di prese in giro, una filastrocca umiliante e persino uno schiaffo in confessionale da parte del parroco.
Ma Terenzio non dimenticava. E quando si vendicava, lo faceva con metodo.
Il suo rancore trovò presto un bersaglio: Romina Vanesi, alias Gattina_Stellata. Civettuola contabile della DIT, passava le giornate chattando online sotto falsa identità. Lui si presentava come DartFener, alto, moro, occhi azzurri. Lei, annoiata e senza alcun reale interesse, lo trovava un passatempo divertente. Tra battute e bugie, affioravano falsi interessi comuni, ma per Terenzio questo bastava per fargli apparire Romina come “la ragazza dei suoi sogni”..
Romina, invece, giocava. Far invaghire il prossimo era il suo sport preferito. E il povero Terenzio, dietro lo schermo, ci cascò con tutte le scarpe.
Il colpo di grazia arrivò quando scoprirono di abitare entrambi a Camalora. Un caso? Un segno del destino? Per Terenzio, sicuramente sì. Il fato volle che si incontrassero per caso al centro commerciale Mustafa, dentro il negozio di elettrodomestici TediaWorld. Lei, in compagnia del fidanzato alto, biondo e palestrato. Lui, con la madre e la pelle che bruciava d’imbarazzo.
Uno sguardo tra i due. Il battito di Terenzio accelerò, il fiato si accorciò e le gambe divennero tenere. Poi fuggì, sfruttando tutta la sua forza d’animo.
Non sapeva perché, ma ne era sicuro: aveva appena “conosciuto” Gattina_Stellata!
Il giorno dopo, Gattina confermò involontariamente il sospetto raccontando in chat d’aver comprato una macchina da caffè al TediaWorld. “Anch’io ero lì ieri!” digitò Terenzio, mani fredde, cuore in gola.
“Bugiardo!” fu la risposta. “T’avrei visto!”
Poi arrivò la domanda che frantumò ogni illusione:
“Hai presente… Cappellino?”
Una fitta in testa. Le mani sul viso. Il gelo dentro. Terenzio abbassò le mani, lesse quella parola e capì. Gattina lo conosceva. Lo aveva visto. E lo aveva disprezzato. Come tutti.
“È uno sfigato che ho visto ieri. Mi ha guardata in un modo da farmi vomitare.”
Vomitare. Ripeté. Vomitare.
L’amore era improvvisamente svanito e qualcosa di molto più oscuro stava per nascere in Terenzio.
Ben presto, il nostro eroe fece un ultimo dono alla ragazza: un bel cavallo di razza.
Una razza non proprio convenzionale: mai sentito parlare di Trojan?
Che cos’è un trojan (e perché dovresti preoccupartene)
Un trojan, è un programma malevolo che si traveste da file innocuo (come un’immagine, un PDF o un’app) per entrare nel dispositivo della vittima. A differenza dei virus, non si diffonde da solo: sei tu che lo attivi, cliccando su qualcosa che non è quello che sembra.
Una volta dentro, il trojan può:
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Controllare il tuo telefono o PC da remoto
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Rubare dati personali, immagini, documenti
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Registrare tutto ciò che digiti
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E, come nel caso di Romina, diffondere i tuoi contenuti privati senza che tu te ne accorga
È subdolo, silenzioso, invisibile. E spesso agisce molto prima che tu te ne accorga.
Ma cosa accadrà adesso, come si vendicherà Terenzio? E cosa accadrà a Romina?
Lo scopriremo nella seconda parte di questa (amara) pillola di cyber igiene…
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