La notizia è di oggi: un grave incendio scoppiato la scorsa notte ha colpito il campus di Strasburgo di OVH, società che si occupa di server informatici, distruggendo uno dei datacenter più grandi d’Europa.

 

Un pò di numeri

L’azienda è nata nel 1999, ha sede a Roubaix in Francia ma i suoi datacenter sono sparsi in tutta Europa. Il nome OVH è un acronimo di On Vous Héberge (“Noi Vi Ospitiamo”).
La società possiede 17 datacenter per un totale di 250 mila server ed offre i suoi servizi in 17 Paesi compresa l’Italia.

Le fiamme si sono originate nel datacenter SBG2 (completamente distrutto) per motivi ancora sconosciuti, ma hanno avuto ripercussioni anche sulle altre unità, in particolar modo su SBG1, di cui una parte sembra essere andata distrutta. SBG3 e SBG4 al momento non sembrano interessati, tuttavia è stata tolta la corrente all’intera area pertanto anche coloro che avevano un sito o un servizio all’interno di SBG3/4 non possono comunque accedere ai loro dati.
OVH ha già attivato un recovery plan, e sta cercando di capire in queste ore se si riuscirà nei prossimi giorni a riattivare almeno le macchine presenti nei due edifici che non sono stati toccati dalle fiamme.

 

I danni dell’incendio

La conferma dell’incidente arriva direttamente dai profili social dei vertici societari. Si parla di fiamme divampate nella struttura, impossibili da domare per diverse ore.
Sul posto sono intervenuti in breve tempo i vigili del fuoco ma ci sono volute ben quattro ore per riuscire a domare l’incendio.
Il bilancio è di nessuna vittima, ma diversi problemi di rallentamento o difficoltà di connessione per i clienti.

“Abbiamo avuto un grave incidente su SBG2. Il fuoco è divampato nell’edificio. I pompieri sono intervenuti immediatamente sul luogo, ma senza poter controllare l’incendio. L’intero sito è stato isolato, impattando su tutti i servizi in SGB1-4. Raccomandiamo di attivare il vostro Disaster Recovery Plan”.

Il datacenter è uno dei più grandi a livello europeo e diversi portali italiani si affidano proprio a OVH per i propri siti. Nella mattinata, infatti, centinaia di domini sono stati in down o con gravi rallentamenti provocati dall’interruzione di corrente decisa dall’azienda dopo l’incendio.
Sui social, soprattutto Twitter, diversi utenti che si appoggiano a OVH hanno scritto di avere problemi con i loro domini.

È dunque un dato di fatto che con OVH attualmente ferma potrebbero essere decine di migliaia le pagine web non direttamente raggiungibili!

Nel frattempo l’azienda ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui si legge:

“Con i nostri 15 datacenter in Europa, i nostri team tecnici e commerciali sono completamente dedicati a supportare i nostri clienti, implementare soluzioni e mitigare l’impatto dell’indisponibilità del nostro sito di Strasburgo. La nostra missione è fornire ai nostri clienti la massima qualità dei servizi per supportare le loro attività online e sappiamo quanto questo sia importante per loro. Ci scusiamo sinceramente per le difficoltà e le sfide causate da questo incendio”.

Il vero punto di domanda di tutta questa vicenda resta però uno solo: non esiste un backup dei dati salvati nel cloud? Nel caso di OVH i dati “nel cloud” erano semplicemente su un server a Strasburgo, e molti facevano affidamento sul servizio di backup fornito dallo stesso OVH che al momento, per molti, risulta inservibile.