La posta elettronica certificata, attualmente presente solamente in Italia, Svizzera e Hong Kong è una casella e-mail dotata di specifiche caratteristiche e fornisce ai messaggi inviati tramite essa, la stessa valenza legale di raccomandate con ricevuta di ritorno. La posta elettronica certificata infatti, per essere considerata tale, deve seguire le regole fissate dal Decreto del presidente della Repubblica n. 68/2005. Queste norme, insieme ad altre (tra cui, in particolare, il Codice dell’Amministrazione Digitale, Decreto legislativo n. 235/2010), ne stabiliscono la validità legale. Il funzionamento della PEC, che all’apparenza risulta identica ad una normale casella di posta, differisce dalla e-mail tradizionale per la presenza di alcuni passaggi fondamentali che normalmente non sono previsti, ovvero: al momento dell’invio la mail giunge al gestore della casella del mittente, che la controlla ed invia una ricevuta con l’orario esatto come conferma dell’effettivo invio; una volta controllata, viene spedita al gestore della casella del destinatario il quale, confermata al mittente la data precisa dell’avvenuta ricezione, la fa recapitare definitivamente al destinatario stesso. I gestori PEC sono inoltre stabiliti da un organo apposito, l’AGID (AGenzia per l’Italia Digitale), preposto al controllo della PEC stessa.
Al fine di capire meglio le differenze tra la PEC e la posta tradizionale, poniamo in esame alcuni di quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi di questo servizio: il primo vantaggio, come già detto, è la valenza legale al pari di una raccomandata con ricevuta di ritorno e prova la veridicità del contenuto del messaggio in quanto è immodificabile; questa caratteristica è però applicabile solamente quando entrambe le caselle comunicanti (mittente e destinatario) siano PEC. Un altro vantaggio della posta elettronica certificata è dato dal fatto che la pubblica amministrazione è obbligata ad accettare le comunicazioni PEC ed avviare eventuali processi amministrativi a seguito di istanze, denunce ed atti. Il costo di gestione della casella di posta certificata inoltre, può essere inferiore rispetto ai costi richiesti per l’invio di raccomandate cartacee, i quali aumentano all’aumentare del numero di fogli e del peso. Un’altra caratteristica fondamentale che il servizio di posta elettronica certificata dispone è l’assenza di virus, spyware e malware all’interno dei messaggi recapitati: i gestori sono infatti incaricati di controllare ogni messaggio inviato e ricevuto ed eliminare eventuali minacce prima ancora che raggiungano l’utente. L’unica falla evidente nel sistema organizzativo PEC risiede nella praticità stessa del servizio: essendo la casella consultabile dal PC dell’utente, risulta impossibile difendere i messaggi ed il relativo contenuto da software malevoli già presenti all’interno del computer, lasciando quindi una parte della responsabilità all’utilizzatore. La posta elettronica certificata inoltre non è purtroppo riconosciuta come standard di sicurezza internazionale a differenza di altre modalità di tracciamento e di firma digitale come ad esempio l’RCF 3798.
Marco Serico