Ci sono voluti ben sei anni -di continua discesa- prima di registrare un’inversione di tendenza sul mercato dei personal computer: questo è ciò che emerge dalle analisi di mercato condotte da Gartner e IDC con particolare riferimento al secondo trimestre dell’anno corrente. Gli analisti di IDC hanno stimato una crescita unitaria del 2,7% con 62,3 milioni di unità vendute: valore significativo che non si otteneva dal primo semestre del 2012. Gartner ha registrato invece un aumento del 1,4%; la differenza di 1,3 punti percentuali è dovuta al fatto che Gartner non tiene conto nella sua stima della vendita del settore Chromebook. Nel complesso sembrerebbe che l’aumento registrato sia associato al comparto business che copre gran parte della domanda, ma anche dovuto alla crescente richiesta di computer da Gaming, ossia per videogiocatori, favorita a sua volta dal calo dei prezzi di schede grafiche.
Le aspettative tuttavia, sia per IDC che per Gartner, non sono così rosee: l’aumento segnalato viene considerato come fugace in quanto sviluppatosi in un’economia dove la maggior parte delle persone utilizza smartphone o dispositivi mobili per la quasi totalità delle attività giornaliere legate all’informatica. Mikako Kitagawa, analista di Gartner, ha infatti così commentato le differenti attitudini tra clienti business e clienti consumer: ”La crescita delle spedizioni di PC nel secondo trimestre del 2018 è stata trainata dalla domanda nel mercato business, compensata dal calo delle spedizioni nel segmento consumer. Nello spazio consumer, la struttura di mercato fondamentale, il declino permane a causa dei cambiamenti nel comportamento degli utenti di PC. I consumatori utilizzano sempre di più i loro smartphone per le attività quotidiane, come il controllo dei social media, il calendario, i servizi bancari e gli acquisti, il che riduce la necessità di un PC consumer”. Sulla falsa riga, anche se più ottimista, Jay Chou responsabile della ricerca del segmento Personal Computing Device Tracker di IDC, il quale afferma: “Anche se i PC tradizionali non sono il dispositivo di default in molti scenari di utilizzo, il mercato continua a mostrare spazi di resilienza man mano che l’esperienza di utilizzo del PC si evolve e migliora”.
Il top in classifica per quanto riguarda ovviamente le unità vendute e la rispettiva crescita nel trimestre in questione è HP, con 14,864 milioni di PC venduti e un aumento del 7,6%. Al secondo posto c’è Lenovo/Fujitsu con 13,755 milioni e un aumento dell’11,3% e al terzo Dell con 11,255 milioni di PC venduti e un incremento del 9%. Apple si colloca soltanto al quarto posto con 4,308 milioni di PC venduti e un aumento dello 0,1%.
Marco Serico