Con l’avvento di sistemi operativi sempre più completi e all’avanguardia, i loro predecessori sono inesorabilmente destinati a essere abbandonati, non solo dagli utenti ma anche dalla loro stessa casa madre. È bene conoscere le potenzialità dei propri PC ma soprattutto essere consapevoli del fatto che molti di essi non riceveranno più assistenza negli anni a venire. Poco tempo fa abbiamo assistito alla fine del supporto Microsoft per il sistema Windows Vista, col consiglio per gli ultimi utenti rimasti di passare alla versione più recente e aggiornata di Windows 10.
Quest’ultimo, tra l’altro, continua a veder crescere l’apprezzamento: a quasi due anni dal suo lancio (luglio 2015), Windows 10 risulta presente in oltre 50 milioni di PC aziendali per un totale di 500 milioni di dispositivi in tutto il mondo. A fronte di questi dati, la casa di Redmond ha già annunciato che tra poco più di due anni cesserà il supporto esteso a un altro sistema operativo, Windows 7. Ciò significa che molte aziende dovranno fare i conti con un necessario aggiornamento dei loro computer per poter continuare a godere degli altri standard di sicurezza che Microsoft offre come il nuovo Windows Defender Advanced Threat Protection. Una migrazione che potrebbe cominciare già da quest’anno con una conseguente accelerazione del numero totale di computer dotati del nuovo sistema operativo Windows 10.
L’assistenza a un dispositivo non è necessariamente associata al sistema operativo, ma anche per quanto riguarda le problematiche che si possono presentare dal punto di vista hardware. È la prassi che segue, per esempio, Apple la quale comincia a considerare (già) “obsoleto” il MacBook Pro da 17” del 2011. Si tratta di una tipologia di portatili che Apple ha sostituito con il nuovo MacBook Pro 15’’ che offre una risoluzione nativa superiore, una migliore luminosità e gamma cromatica, oltre a essere più leggero e sottile.
Oltre al MacBook Pro da 17″ del 2011, tra i dispositivi che a breve diventeranno obsoleti e “vintage”, in altre parole per i quali non sarà più possibile richiedere assistenza e parti di ricambio a Apple o agli Apple Service Provider, ci sono: MacBook Air 11″ metà 2011, MacBook Air 13″ metà 2011, MacBook Pro 15″ fine 2011 e la AirPort Express 802.11n di prima generazione.
Ricordiamo che Apple definisce “vintage” i prodotti di cui è stata interrotta la produzione più di cinque ma meno di sette anni fa. Si definiscono “obsoleti” i prodotti di cui è stata interrotta la produzione più di sette anni. Apple non offre più assistenza per l’hardware dei prodotti obsoleti, senza alcuna eccezione. I service provider non possono ordinare parti di ricambio per i prodotti obsoleti.