Si è conclusa lo scorso venerdì 24 marzo l’edizione 2017 del CeBIT, salone internazionale dedicato alla digitalizzazione, al suo potenziale e ai modi migliori per raggiungere questo status. La manifestazione di Hannover ha contato ben 3.000 espositori provenienti da 70 nazioni tutti uniti sotto il filo conduttore “d!economy – no limits”. Di sicuro un certo impatto sui numeri registrati l’ho avuto il Paese Partner di quest’anno, vale a dire il Giappone: complessivamente ben 200.000 sono stati i visitatori nell’arco dei cinque giorni di rassegna.
E proprio il Giappone ha suscitato grande curiosità portando avanti la volontà e la convinzione che nel prossimo futuro l’integrazione tra i robot e gli esseri umani sia pressoché inevitabile. Oltre 120 imprese nipponiche si sono presentate ad Hannover con il loro impegno nello sviluppo di queste tecnologie: robot in grado di comprendere i sentimenti e gli stati d’animo degli esseri umani in base all’analisi del tono della voce e delle espressioni facciali; robot che si sfidano a calcio; robot muniti di braccia dediti all’applicazione di pellicole protettive sugli smartphone in pochissimi minuti e molto altro.
La statunitense IBM si è invece dedicata al settore trasporti presentando un veicolo senza conducente, completamente elettronico, dotato di un dispositivo artificiale per dialogare con i passeggeri, senza tralasciare le auto in grado di comunicare tra di loro per migliorare il flusso del traffico! In modo analogo ricordiamo anche le sperimentazioni dell’azienda di trasporti svizzera Schweizer PostAuto AG che vedono come protagonisti i bus a guida autonoma che hanno già trasportato più di 12.000 passeggeri.
Ma il CeBIT 2017 non è stato solo Intelligenza Artificiale: un parco ad hoc all’aria aperta con dimostrazioni live è stato dedicato ai droni, sia per le soluzioni già conosciuto sia per quelle in via di sperimentazione. Molto altro è andato di scena alla rassegna 2017 dove è stato lanciato il Consorzio IoT, che avrà il compito di accelerare la promozione e l’utilizzo delle soluzioni dell’Internet delle cose nell’industria manifatturiera, di favorire la diffusione delle competenze digitali, di facilitare lo scambio di informazioni e buone prassi tra i Governi, le imprese e i centri di ricerca….il tutto senza però dimenticare la Cybersecurity e la conferenza ad essa dedicata (della quale si è più ampiamente parlato qui).
E non poteva mancare l’effetto sorpresa finale: l’appuntamento del prossimo anno si terrà dall’11 al 15 giugno 2018 con tre segmenti principali “d!economy”, “d!tec” e “d!talk”, interpretabili come occasioni di incontro, novità ma soprattutto confronto.