Romina e il conto alla rovescia

La nostra Romina, sorpresa dinnanzi a quella schermata scura, scorse una seconda volta il testo, ma ci capi poco. L’inglese d’altronde non l’aveva mai digerito, né tantomeno lo digeriva adesso.

“Ennicrippetted” sussurrò tra sé, arricciando il grazioso nasino.

“Bitconni”, mormorò storcendo i labbrucci deliziosi…

Poi con fare sconsolato si portò le rosee manine alle tempie (maledizione, le stava venendo l’emicrania) e decise di riavviare il PC… ma SORPRESA! Non appena riavviato, quella brutta scritta apparve sul desktop uguale a prima, mentre in basso il conto alla rovescia scorreva inesorabile.

Romina cliccò allora d’impulso sulla cartella CONTABILITA’, ma s’accorse con disappunto che i file contenuti avevano cambiato estensione, e aprirli era impossibile.

A questo punto in molti si sarebbero fatti prendere dal panico, ma non la Vanesi. Le sue labbra si fecero sottili sottili, gli occhietti sfarfallarono rapidamente un paio di volte e poi, come per magia, calò in Romina una calma surreale. Guardò quindi l’orologio, constatò che il suo turno lavorativo era terminato da ben 3 minuti… e spense definitivamente il computer! Per lei la settimana era già stata abbastanza pesante, non se la sentiva d’affrontare “altri casini”. “Lunedì” rifletté infilandosi il cappotto, “riferirò la cosa a zio Yoghi fingendo di cadere dalle nuvole”. Poi smorzò le luci e usci dall’ufficio.

Due giorni dopo, come talora accadeva la domenica, Romina e zio Gustavo condividevano la stessa tavola durante un pranzo di famiglia presso il ristorante “La Quaglia D’oro”. Qui, tra portate di cacciagione e bicchieri di merlot si parlò del più e del meno… e ovviamente anche di lavoro.

Prese la parola il Taddei, così saltò fuori che a brevissimo la ditta avrebbe dovuto presentare il Modello Unico all’Ufficio Delle Entrate.. ma grazie al cielo in azienda qualcuno sapeva destreggiarsi col computer, visto che ormai tutto stava ficcato lì dentro.

“ROMI!”, esclamò quindi zio Yoghi in un motto di giovialità, rivolgendosi sia alla nipotina preferita che agli altri commensali. “PER FORTUNA CÈ LA MIA ROMI!!!”

Il poveretto, completamente ignaro che alle ore 17:45 di quella sera la contabilità della DIT sarebbe andata perduta per sempre a causa di un Ransomware (o forse, dovremmo dire, a causa della nipote), sorrise alla ragazza allegro e soddisfatto.

Romina rispose distrattamente al sorriso di zio, poi si fece un selfie col visetto imbronciato… e lo mandò a Manuel via WhatsApp. Nessuno sospettava che, proprio quel giorno, alle ore 17:45, la contabilità della DIT sarebbe andata perduta. Per sempre.

La palette, naturalmente, non arrivò mai.

Come prevenire un attacco ransomware?

Purtroppo il “parco ransomware” si aggiorna costantemente e in molti casi, una volta che il software ha infettato la macchina, l’unica salvezza (escludendo il pagamento) consiste nel ripristino dati da backup. Di seguito ecco una serie di accorgimenti utili a fare prevenzione:

  • Fai sempre il backup dei dati, e scollega i dispositivi una volta completato. Molti ransomware colpiscono anche tutto ciò che è collegato.
  • Aggiorna regolarmente software, browser e antivirus. Gran parte dei ransomware in circolazione s’insedia sfruttando difetti delle versioni obsolete di Flash, di Java, del browser o di Windows.
  • Presta attenzione alle email sospette: niente clic impulsivi su allegati o link, soprattutto se arrivano da mittenti ambigui. Se hai dubbi, cerca di contattare direttamente il mittente.
  • Controlla l’indirizzo reale dei link contenuti nelle mail tramite la visualizzazione del codice sorgente (Ctrl+U) per verificarne l’autenticità, senza rischi.
  • Limita i privilegi di sistema: usa account standard e accedi come amministratore solo se strettamente necessario.

Cosa fare se il danno è fatto?

Nello sventurato caso in cui l’attacco ransomware dovesse andare a segno, sullo schermo del vostro computer apparirà un testo simile a quello visualizzato dalla frivola protagonista del nostro racconto. Anche in questa eventualità, è fondamentale intervenire quanto prima per limitare i danni:

  • Scollega subito il dispositivo dalla rete, anche staccando la spina e il Wi-Fi se necessario. I ransomware sono in grado di trasmettersi rapidamente tra più PC connessi sulla stessa rete.
  • Disconnetti anche i dispositivi esterni come le chiavette e i dischi di archiviazione, per evitare di perderne i contenuti
  • Non usare antivirus o riavviare il sistema: oltre ad essere inutile, potresti compromettere i dati criptati.
  • Contatta un tecnico informatico per eseguire una copia completa del disco (ISO). Potrebbe tornare utile nel caso in cui venga rilasciata dagli hacker la chiave di decrittazione universale.
  • Segnala il caso alle autorità competenti e sporgi denuncia contro ignoti: senza una querela, la magistratura non può procedere.
  • Valuta attentamente prima di pagare: anche se a volte i dati vengono restituiti, non è mai garantito. E intanto, si finanziano i criminali.

Romina questo non lo sapeva. Ma ora tu sì.

Nella prossima pillola di cyber igiene, scopriremo come un cavallo possa mettere fine ad una storia d’amore.

Vuoi conoscere meglio i nostri servizi?