Dall’analisi della classifica stilata dal Global Innovation Index per il 2017 abbiamo appreso notizie positive per il nostro Paese che, sebbene nel complesso si assesta al 29esimo posto (su 127 totali), osservando i parametri esaminati nel dettaglio emergono note piuttosto positive. Una di queste riguarda il settore ICT. Un andamento confermato dai dati presentati nel nuovo Assintel Report 2018, la ricerca sul mercato ICT e Digitale in Italia, realizzato da Assintel -Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali- con CFMT insieme alla società di ricerca indipendente IDC Italia, basata su un campione di oltre mille aziende. Un progetto che è stato patrocinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale con la partnership di Confcommercio e il contributo di sei aziende associate fermamente convinte che l’innovazione sia una guida indispensabile per l’evoluzione del nostro sistema (si tratta di Adfor, Cast, Erna Hitech, Gruppo 36, M-cube e Present).

Secondo l’Assintel Report 2018 il mercato dell’Information Technology italiano nell’anno corrente ha confermato un trend positivo con una crescita del +3,1%; allo stesso modo, per l’anno che verrà, le prospettive sono positive e la crescita è stimata al +1,9%. La spesa delle aziende si orienta sempre di più verso la Digital Transformation e, se da un lato le tecnologie della Terza Piattaforma e gli Acceleratori dell’Innovazione subiscono un effetto espansivo, dall’altro lato i prodotti e i servizi ICT tradizionali sono soggetti a contrazione. All’interno del report, secondo un’analisi suddivisa per macro-segmenti, emerge una crescita del +6,2% per l’Hardware, +3% per il Software, +1,5% per i Servizi IT e un -1,6% per i Servizi di Telecomunicazione.

Le prospettive per il 2018 sono positive: il 48% della spesa ICT prevista sarà effettuata dalle grandi imprese; quasi un quarto degli investimenti sarà realizzato dal settore Manifatturiero nell’ottica dell’Industry 4.0, seguito dal settore Finance. Le stesse aziende intervistate dimostrano fiducia verso il 2018, buona parte di esse infatti (40% delle medie imprese e 60% delle grandi imprese) prevede una crescita del fatturato. Nonostante tale ottimismo, va tuttavia tenuto in considerazione che non tutte le imprese italiane sono culturalmente pronte a cavalcare la Trasformazione Digitale: il 45% di esse resta infatti ancorata all’efficienza e razionalizzazione delle risorse IT che, nella gestione ordinaria, drena energie e risorse da dedicare ai nuovi paradigmi. È come se tali aziende decidessero di rimanere all’interno della loro zona di comfort, la quale è però in pericolo per effetto della vicinanza della trasformazione.

Sara Avanzi